StrayDogs

Ricerca

Dal 2019 la nostra associazione ha introdotto il Settore Ricerca con il quale abbiamo potuto sviluppare un approccio sempre più metodologico alla stesura e realizzazione dei progetti.

Il nostro approccio ci ha permesso di attivare numerose collaborazioni con Università (come, ad esempio, i Dipartimenti di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano e dell’Università di Napoli), presentare i nostri lavori a Congressi e svolgere ricerca scientifica applicati ai nostri progetti in campo.

San Vito dei Normanni

“Monitoraggio di un gruppo di cani vaganti sul territorio di San Vito dei Normanni a seguito di aggressioni a un gregge di pecore e attività d’intervento”

In quest’occasione, tramite la nostra metodologia di censimento e di investigazione sul territorio abbiamo potuto contribuire alla gestione del conflitto e alla risoluzione del problema in un caso di aggressione a un gregge di pecore da parte di cani vaganti. Il progetto ha avuto luogo grazie alla collaborazione con il Servizio Veterinario dell’ASL di Brindisi. Prodotti di questo progetto sono stati:

1. un report tecnico, ad oggi utilizzato in sede legale come materiale di supporto per il processo di attribuzione degli indennizzi all’allevatore leso;

2. Una presentazione orale al III Congresso nazionale della Società Italiana di Scienze Forensi Veterinarie, che ci ha permesso di aggiudicarci il secondo premio alla miglior presentazione dell’evento.

Cani del bosco, Ficuzza

“Ruolo di alcuni gruppi di cani vaganti nel controllo della popolazione di daini e cinghiali considerati invasivi in una riserva naturale in Sicilia”

Un progetto con approccio scientifico nato dalla collaborazione con l’associazione locale Oasi LIV Sicilia. Prodotto di questo progetto è stata una tesi di master di II livello in Scienze Forensi Veterinarie presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università Federico II di Napoli.

Analisi dei trasferimenti dei cani dal sud al nord Italia

Un progetto di ricerca basato sulla raccolta di dati tramite questionari a livello nazionale e strutturato in tre distinte fasi. Per l’analisi dei dati e la stesura degli articoli scientifici ci siamo avvalsi della collaborazione del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università di Milano.
I risultati della prima fase sono stati inoltre presentati come poster (Shelter and stray dogs’ movement from Southern to North Italy for adoption. A first approach.) al Congresso Europeo Veterinario di Medicina Comportamentale e Benessere Animale (EVCBMAW), dove ha ricevuto un ottimo riscontro.

Pescasseroli

“Attività di censimento e monitoraggio dei cani nell’area di Pescasseroli come ausilio al controllo del fenomeno del randagismo”

Un progetto nato grazie alla collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e con i Servizi Veterinari locali. Il progetto si basa sull’approccio scientifico precedentemente applicato dal Dr. Rosario Fico nello stesso territorio e pubblicato nei Rapporti Di Sanita Pubblica Veterinaria (FAO, WHO e ISS) “Studio e gestione di una popolazione canina” nel1989. La stessa metodologia, migliorata dalle nuove tecnologie come la nostra App SDT, ci consentirà di avere un quadro della popolazione di cani vaganti, di proprietà e da lavoro di questa zona, e di confrontare la situazione attuale con quella precedentemente studiata.

A seguito di un’emergenza che abbiamo riscontrato stando sul territorio di Pescasseroli, dal progetto appena menzionato è nato un ulteriore progetto, dal titolo “Caratterizzazione degli episodi di predazione di cani domestici da parte di lupi”.
In quest’ultimo anno sul territorio di Pescasseroli, sembrano esserci stati numerosi attacchi a cani domestici da parte di lupi. I numeri fanno riferimento a circa 20-30 casi tra cani liberi di vagare e cani tenuti in recinzioni in prossimità delle abitazioni o delle aziende agricole. Essendo il numero stimato approssimativo e le dinamiche non ancora chiare, siamo immediatamente intervenuti attivando un progetto di ricerca volto ad ottenere:

1. Una stima attendibile degli eventi di predazione e dei decessi;
2. Il profilo delle vittime degli attacchi;
3. La modalità di gestione da parte dei proprietari/detentori;
4. La mappa degli attacchi;
5. L’andamento cronologico degli eventi;
6. La stima dei fattori di rischio per questo fenomeno.

Una volta terminato il progetto, sarà nostra cura pubblicare i risultati su riviste internazionali di settore per la divulgazione scientifica in questo settore.